Gli anni Cinquanta. A Cologno
Tra il 1954 e il 1956 Cologno Monzese contava tra i 9.000 e i 10.000 abitanti. Sindaco dal 1946 (e lo sarà per un altro decennio, fino al 1956) è Giulio Barbanti. In quegli anni Cologno è ancora un paese prevalentemente agricolo, anche se dal 1953 arrivano le prime fabbriche che da Milano si trasferiscono in periferia. La piazza della chiesa è uno dei principali punti di ritrovo. La domenica si è soliti andare al lago Tana, laghetto artificiale dove si fanno scampagnate, nuotate e giri in barca (anche don Carlo Testa, parroco del paese, vi prende parte con i ragazzi dell’oratorio). Vi è anche un’osteria (in tutto il paese se ne contano almeno 18) dove si possono gustare il risotto giallo e le rane fritte.
Altri invece passeggiano sulla sponda destra del Lambro al Metallino fino a quella che oggi è via Calamandrei, ornato da bellissimi alberi di ciliegio e tiglio curati dai fratelli Ingegnoli, proprietari della cascina Melghera. Anche le orchestrine di paese non mancano e le si possono sentire suonare durante le feste o altri eventi. Tra le varie attività del tempo libero, a farla da padrone sono il pallone e la bicicletta: alle almeno tre squadre di calcio, risponde il ciclismo, coltivato fin dagli anni Venti, come testimonia una foto del colognese Pierino Locati – che ritroveremo nelle pagine seguenti – riportata in uno dei libri di Giuseppe Severi.
Fig.1. Pierino Locati, detto “Pier del Cuin”, in posa con la sua bicicletta il 3 luglio 1921, dopo aver conseguito la vittoria in una corsa mista con arrivo a Cologno.
IL CICLISMO A COLOGNO
Velo Club Alba
Il gruppo ciclistico colognese viene fondato tra il 1946 e il 1947 da Carlo Radaelli, Ferdinando Radaelli, Antonio Crippa e da Pierino Locati, con la carica di presidente. Il nome deriva dalla prima sede dell’associazione, l’osteria dell’Alba in piazza San Marco (nella foto), successivamente trasferita presso il Bar Piero in piazza XI Febbraio.
Come colori vengono scelti il verde e l’arancione, ispirati a quelli della grande Legnano, la squadra di Gino Bartali. Ricca la bacheca di trofei accumulati negli anni grazie alle tante affermazioni dei suoi giovani atleti: trofeo Emilio Colombo, trofeo Trecella, trofeo Magnadyne, quarto posto in un campionato italiano allievi. Tra le sue fila, milita negli anni Sessanta anche Eugenio Salvoldi – il papà dell’attuale commissario tecnico Strada-Pista della nazionale italiana di ciclismo femminile – poi tra i fondatori della Bettolino Freddo.
Bettolino Freddo
Nasce nel 1968 per volontà di giovani appassionati del ciclismo tra cui Gaudenzio Tonoli (campione italiano dilettanti nel 1961), Luigi Longoni, Franco Rigoldi, Eugenio Salvoldi e Giovanni Vitali, che si ritrovano presso i locali del circolo Familiare. È una delle società ciclistiche più importanti di Cologno, protagonista nei trent’anni successivi di tanti successi. Inizialmente per il colore delle maglie viene scelto il rosso con le bordature blu, che cambia in rosso-giallo nel 1972. In quegli anni la società inizia a distinguersi anche a livello nazionale, con la partecipazione al Campionato italiano, alla settimana internazionale della bergamasca, al giro del Friuli e Giro d’Italia dilettanti. Nel 1973, grazie a tre corridori – Giuseppe Colombo, Maurizio Mantovani, Giuseppe Ramponi – sono 15 le vittorie. A farsi valere anche gli esordienti, con le affermazioni di Ferdinando Moio e del giovanissimo Walter Michielin. Carico di soddisfazioni anche il biennio 1974-75: tra le vittorie, si segnalano quelle di Giuseppe Colombo al Giro d’Olanda e le 12 raccolte da Claudio Calloni e Ferdinando Moio. Tra gli allievi, brillano Walter Cavallo e Battista Dossi, con 11 primi posti nel 1976. La striscia positiva continua anche negli anni Ottanta, quando nelle sue fila debutta tra gli altri Edoardo Salvoldi. Da record il 1983, quando a impreziosire le bacheche di via sono ben 76 i trofei riservati al vincitore, 20 appannaggio del solo Alessandro Orlando. In totale la società conquisterà complessivamente 707 vittorie e 2750 piazzamenti.
Iride
Associazione ciclistica di San Maurizio nata nel 1949 su impulso di Piero Balconi, Angelo Gavazzi, Giuseppe Vimercati, Pierino Gavazzi (nella foto) con sede presso in via Fabio Filzi al Bar Tabacchi. Come indica il nome, i primi colori societari sono il rosso, l’azzurro e il giallo, che a metà anni Settanta lasciano il posto al rosso e grigio con scritte in nero. Affiliata alla FCI dal 1950, nel 1958, grazie alla collaborazione di Pierino Locati e Luigi Pozzi, organizza una gara con corridori professionisti, che si ripete negli anni successivi.
Del 1975 è la prima delle corse femminili organizzata dall’associazione: in gara anche Maria Cressari, che vince la prova, Morena Tartagni e Luigina Bissoli, plurititolate su strada e pista, a livello italiano e internazionale. Nel 1979, in seno all’Iride, viene fondato anche il gruppo dei Cicloamatori, a oggi ancora in essere.
U.C. Cologno Monzese
Nasce il 22 ottobre del 1977 dai soci fondatori Fernando Biondini, Aldo Loffarelli, Battista Frosio, Michele Leggieri, Giacomo Leggieri, Giovanni Leggieri, Mario Leggieri, Osvaldo Leggieri, Costante Spinelli, Idilio Rigoldi, Giuseppe Maggioni, Morgana Maggioni, Mario Neva, Luigi Paleari, Giovanni Ferrari, Vittorio Pirotta, Gabriele Ferrari, Bruno Corbella, Giovanni Masera, Amedeo Cavallari, Ferruccio Rigoldi, Eliseo Dorella e Ambrogio Cambiaghi: quest’ultimo, il 23 gennaio del 1978, viene eletto presidente. Lo scopo è di praticare e incrementare lo sport ciclistico in ogni forma agonistica e turistica.
La società è affiliata dagli anni ‘80 alla Federazione Ciclistica Italiana (FCI). I colori sociali sono verde e giallo oro, che corrispondono a quelli del paese. Inizialmente insediatasi al Bar Melzi di via Milano, deve presto trovare nuovi spazi per l’aumento del numero degli iscritti. Organizza ogni anno diverse manifestazioni sportive, alcune a livello regionale. Si darà vita negli anni successivi anche al “club rosa” delle cicliste che si uniranno a quest’ associazione. Nel 1990 viene costituita “cooperativa sportivi colognesi” che nel 1997 organizza la pedalata cicloturistica da Cologno a Castellania 140 km circa denominata da “Tutti insieme da Fausto” a cui faranno seguito altre negli anni successivi. Per questa manifestazione fu contattato anche il figlio di Fausto Coppi. L’amministrazione comunale nel 1999 affiderà alla cooperativa la gestione del “Centro sportivo” con sede in Viale Lombardia 119.
Testo elaborato da Paola Domina
Alcune fotografie dell’iniziativa “Fausto Coppi e il circuito degli Assi di Cologno 1954-1955-1956” svoltasi il 20 ottobre 2019 nella biblioteca di Cologno Monzese.