Cologno e i paesi circostanti erano delle colonie romane, questo, come vedremo, lo si deduce già dalla loro denominazione. In particolare Gabriella Rossetti nel suo Società e Istituzioni: nel contado lombardo durante il medioevo Cologno Monzese, fa riferimento a “Colonia” quale nome latino per indicare Cologno, di chiara origine romana, che indica proprio un luogo abitato da coloni. La dominazione romana è riscontrabile anche dalla presenza di un ponte “Carale”, che collegava Cologno ai villaggi dell’altra sponda del Lambro, come documentato in un “placito” del gennaio dell’865.
Sempre dagli studi della Rossetti si evince che proprio in questo periodo storico, Cologno aveva anche la sua importanza strategica inquanto crocevia fra due importantissime arterie di traffico stradale ideate dai romani, che collegavano con due strade una a nord e una a sud Milano con Bergamo, ma di questo ne parleremo in un prossimo approfondimento.
Per entrare nel dettaglio delle origini della storia della nostra città si riportano anche alcuni stralci del libro Cologno Monzese dalla sua storia le radici del 2000 di Giuseppe Severi.
“In particolare durante la guerra contro i Galli d’Oltralpe, Roma fu costretta a reclutare soldati nella Gallia Cisalpina ed a ricompensarli, a guerra finita, con la cittadinanza romana e con l’assegnazione di terreni in proprietà. Colonie romane di tipo militare furono istituite nell’Italia settentrionale in molti centri originari gallici come Pavia, Lodi, Como, oppure fondate come Ivrea e Aosta.
Quando il console Marco Claudio Marcello entrò in Milano, oltre ad esigere dagli abitanti un cospicuo quantitativo di oro e di argento, confiscò gran parte dei territori circostanti, comprese le terre a Nord e Nord-Est, al fine di stabilirvi delle colonie.
Erano terre invitanti sia per la loro posizione geografica e militare, sia per la loro fertilità e così, dopo la costruzione della via Militare, denominata anche via Orientale, sono divenute sedi di altre colonie romane come Sextum (Sesto San Giovanni), Castrum Cattiorum (Cascina De’ Gatti), Septimum (Settimo Milanese), Decimum (Desio), Vicus Modelioni o anche Vicus Modronis (Vimodrone).
Il centro dell’antica “Coloniae Vicus” doveva trovarsi presumibilmente nell’area dove attualmente si incrociano il corso Roma, la strada per San Giuliano e la strada per Cascina de’ Gatti, sulla sponda sinistra del fiume Lambro, che a quei tempi, lambiva l’abitato. Per questo motivo da vari documenti risulta che Cologno era anche denominata “Colonia super Lambrum”.
Oggi il fiume se ne è allontanato di oltre 200 metri, scostamento notevole, ma non raro per i fiumi che divagano nelle basse pianure.
Come risulta da antiche carte geografiche, il Lambro giunto a Malnido (ora San Maurizio al Lambro), scendeva a Santa Maria della Fracchia (o Frasca), di lì a Cologno, poi a Crescenzago.
Dopo la costruzione della grande strada militare che da Roma, attraverso la Toscana, l’Emilia e la Lombardia, giungeva ad Aquileia, per la vicinanza del Lambro all’antica “Coloniae Vicus”, la nostra località venne indicata con il nome di “Mansio Fluvio Frigido”.
Questa denominazione compare in un antichissimo itinerario (“Itinerarium Hierosolymitanum”) scritto da un pellegrino che, proveniente da Bordeaux (Francia) e diretto a Gerusalemme, passò per Milano. Il documento è stato scritto nel 333 d.C. sotto i consoli Dalmazio e Lenofilo, quando era imperatore Costantino Magno. A tale anno si potrebbe far risalire la registrazione ufficiale e addirittura la data di nascita di Cologno.
In questo itinerario il pellegrino annotava tutte le città e i luoghi che incontrava lungo il suo cammino indicando con “mutationes” le poste per il cambio dei cavalli e con “mansiones” gli alloggi per i pellegrini.
Giova riportare, nella sua forma originale, la parte che interessa la nostra zona:
A Mediolano Aquileam usque | |
Mutationes XXIII Mansiones | VII |
Civitas Mediolanum | |
Mansio Fluvio Frigido | Mil. VII |
Mutatio Argentea | Mil. X |
Mutatio Ponti Aureoli | Mil. X |
Civitas Bergamum | Mil. XII |
Che la prima stazione di riposo lungo il tratto Milano – Bergamo fosse la “Mansio Fluvio Frigido”, ossia l’odierna Cologno, lo prova il fatto della distanza precisata sull’antica via militare romana. Che il “Fluvius Frigidus” fosse l’attuale Lambro è indiscutibilmente documentato più volte e, in modo particolare, dal geografo Cluvenio nella sua “Italia antiqua” (lib. I cap. XXIV). Così si comprende la denominazione ufficiale e tuttora persistente del quartiere del “Bettolino Freddo”, derivata dal nome latino del fiume.”
*”Carta di Milano e contorni fatta nel 1600 per ordine delli S.S. Vicario e Dodici di Provvisione” ristampata nel 1682″ (particolare della Carta Topografica dell’Istituo Geografico Militare pubblicata da Gabriella Rossetti “Paesaggio agrario e distribuzione della proprietà” in Società e Istituzioni nel contado lombardo durante il medioevo Cologno Monzese.
Fonti
G. ROSSETTI, Societa’ e Istituzioni nel contado lombardo durante il Medioevo. Cologno Monzese. (Tomo Primo. Secoli VIII-X)
G.SEVERI, Cologno Monzese: dalla sua storia le radici del 2000